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  • Writer's pictureMichela Bilotta

Meccanismo narrativo geniale

Una donna guarda dalla finestra e vede suo figlio uccidere un uomo. Non ha idea di chi sia la vittima e del motivo che ha spinto il figlio, fino ad allora ragazzo modello, a compiere il delitto.


Quando la polizia interviene e lo porta via perché trascorra la notte in commissariato, alla madre e al marito non resta che tornare a casa e aspettare l’intervento dell’avvocato il giorno dopo. Ma il giorno dopo nulla è come sembra, perché, forse, il giorno dopo non esiste.


Un thriller avvincente e originale, in cui il punto di forza risiede nel saper bilanciare perfettamente la suspence della narrazione principale con aspetti del quotidiano che indagano il mondo dell’adolescenza, i legami familiari, i rapporti di coppia. Un meccanismo narrativo geniale, che ci porta dritti nell’abisso delle domande di una madre che vuole trovare le risposte conducendo un’indagine a ritroso, dove ogni giorno le viene concesso un tassello in più per comporre il mosaico finale della storia.


Una scrittura accattivante dalla prosa fluida, per un libro dal ritmo incalzante.


Difficile recensirlo senza spoilerare troppo, basta dire che al secondo capitolo non resta che riprendersi dallo stupore, sedersi comodi e godersi il viaggio. Dopo aver tributato il giusto applauso alla genialità dell’autrice.



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Chi sono

Mi chiamo Michela Bilotta, sono nata a Salerno, ma vivo da oltre dieci anni a Bruxelles, dove mi occupo di comunicazione e ufficio stampa. Ho pubblicato guide turistiche, racconti, manuali per concorsi a cattedra.  La Metrica dell'oltraggio è il mio primo romanzo.

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