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  • Writer's pictureMichela Bilotta

Una scrittura potente e personaggi indimenticabili

Updated: Sep 17

Revolutionary road è un romanzo ha una potenza incredibile, ogni parola, ogni azione, ogni pensiero dei personaggi sembra polvere da sparo destinata a esplodere. E si accumula, in un vortice di desideri frustrati ed effimere illusioni, fino all’inevitabile detonazione.

Siamo negli Stati Uniti degli anni Cinquanta. April e Frank Wheeler sembrano la coppia perfetta: giovani, brillanti e pieni di entusiasmo. Un entusiasmo che si fiacca a poco a poco, ogni volta che sbatte contro la porta a vetri della realtà e degli imprevisti. Prima un figlio, poi l’altro, due gravidanze inattese, la seconda a dimostrare che la prima non è stato uno sbaglio.


QUANDO I DESIDERI SI SCONTRANO CON LA REALTA’

Ma nel frattempo il desiderio di emergere, di lasciare un segno, di distinguersi dagli altri, di elevarsi dalla mediocrità che li circonda diventa sempre più zoppo, e arranca, mal sostenuto dal progetto prima quasi concreto, poi sempre più illusorio, di cambiare vita, trasferendosi dall’altra parte del mondo, a Parigi. E man mano che il progetto prende forma nella testa di April, mettendo a tacere la sua insoddisfazione, la vita di Frank gli prospetta inaspettate possibilità, le stesse che ha sempre denigrato, ma che d’un tratto gli appaiono come un indiscutibile punto d’arrivo. Come quella di ottenere una posizione di prestigio presso l’azienda nella quale lavora, la stessa in cui ha speso l’intera vita il padre, la stessa che Frank ha sempre disprezzato, ma che all’improvviso gli appare come una forma di riscatto sia della sua condizione che di quella del genitore.


LA SPIRALE DELLE ILLUSIONI

E quando arriva la terza, indesiderata gravidanza, le loro divergenze sul futuro divampano insanabili, fino all’inatteso finale. Un’opera che intreccia magistralmente la forza dei due protagonisti a un periodo storico ricco di contraddizioni, dove l’orizzonte infinito delle possibilità sprona e spaventa, inducendo da un lato a spiccare il volo e, dall’altro, a rifugiarsi impauriti nel rassicurante nido delle proprie certezze. E dove sono paradossalmente le parole di “un pazzo uscito dal manicomio” a mettere a nudo l’infelicità di una coppia che, per nascondersi a se stessa e agli altri, erige mura di illusioni sempre più possenti, fino a rimanerne travolta.

Un capolavoro reso ancora più indimenticabile dalla sontuosa interpretazione di Kate Winslet e Leonardo Di Caprio nell’omonimo film.


IL VINO

In omaggio alla Francia, il vino da abbinare a questa lettura è il Crémant D’Alsace Brut Rosé, rosa come i sogni di April e dalla spuma persistente come i progetti che ansimano.



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