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  • Writer's pictureMichela Bilotta

Spietato ritratto di una generazione in cerca di sé stessa

“Drama”, edito dalla Neo Edizioni, è un romanzo che non offre risposte, ma coltiva dubbi, sollecita domande, alimenta riflessioni. Le stesse che schiaffeggiano la protagonista, Eva, trentacinquenne italiana emigrata a Londra, che si trova suo malgrado coinvolta in una vicenda nella quale la verità assume mille sembianze, strattonata in direzioni diverse. E, proprio quando sembra disporsi intorno a una certezza, si dissolve nuovamente e, come un sasso lanciato in uno specchio d’acqua, crea cerchi concentrici che si moltiplicano e si dissolvono.

Quando il collega e amico di Eva, Daniele, viene accusato di stupro da un’altra collega, Eva è l’unica a credere alla sua versione dei fatti, l’unica a tentare di opporsi al suo licenziamento, cercando di persuadere la responsabile delle risorse umane a considerare un’altra verità. Ma la verità è una biscia scivolosa e, quando credi di averla afferrata, te la ritrovi che striscia lontano.

Nel turbinio dei party londinesi, nella vacuità delle relazioni mordi e fuggi, nelle atmosfere asettiche di luoghi di lavoro dove i rapporti di facciata non diventano mai amicizia e solidarietà, Eva cerca di allontanarsi da un passato ingombrante, da una madre disfunzionale e manipolatrice che ha alimentato una verità che si rivela falsa. Una madre che compromette il suo equilibrio emotivo utilizzando le armi spietate del ricatto affettivo e del giudizio sferzante, costringendola a far fronte comune contro il padre.

Drama è un romanzo tagliente, a tratti feroce, a tratti leggero, una denuncia alle idiosincrasie di una società che ingabbia nel mito dell’altrove, della finta autenticità dei social, della falsa gioia degli aperitivi e della musica che assorda, mettendo a zittire i propri desideri. Una società che promette una felicità che non arriva e che sembra farsi beffe dei sacrifici di una generazione costretta a lasciare il proprio Paese alla ricerca di un’identità diversa, una generazione che smarrisce le proprie radici senza mai peraltro attraccare a un approdo altrettanto saldo.

La penna di Annina Vallarino è decisa, potente e convincente e dà vita a una prosa lucida che si snoda attraverso un intreccio narrativo ipnotico e perfettamente congegnato, nel quale è facile identificarsi e provare un comune senso di sgomento.

Con questo romanzo, Neo edizioni si conferma casa editrice alternativa, alla ricerca del “neo” che, macchiando la perfezione dell’insieme, si fa dubbio e pensiero critico.

IL VINO

A valorizzare questa intensa lettura, niente di meglio che un bicchiere di Cinque Terre DOP Sciacchetrà, intenso vino passito, le cui note dolci di miele si chiudono su sensazioni agrumate, come quelle lasciate dalle illusioni che si infrangono.

 



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